Si ricorda che dal 2024, per percepire il sostegno accoppiato della Pac, occorre impiegare un quantitativo minimo di sementi certificate come da tabella riepilogativa sottostante:
n.b il premio per la coltivazione di frumento duro è assegnato solo per le seguenti regioni: Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo , Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Come prova dell’utilizzo di seme certificato, nei documenti fiscali (fatture di acquisto o DDT di trasporto) devono essere riportate le seguenti informazioni:
- Specie
- Varietà
- N° partita (comprensivo del lotto)
- Categoria
- Quantità (avendo cura di evidenziare in chiaro l’unità di misura con cui viene indicata la quantità)
Tali documenti devono essere allegati alla domanda PAC.
In assenza di una delle predette informazioni, sarà obbligatorio allegare anche i cartellini varietali.
Al fine di evitare che l’eventuale mancanza di uno dei dati, sopra citati, nei documenti fiscali possa pregiudicare il pagamento accoppiato, risulta necessario conservare il cartellino varietale apposto sul saccone della semente che contiene tutti i dati richiesti per la PAC.
Si precisa altresì che le circolari di riferimento nazionale e regionale stabiliscono che la documentazione fiscale non deve essere antecedente al mese di settembre dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda PAC, pertanto è stata esclusa la possibilità di far valere le sementi certificate non utilizzate negli anni precedenti al 2024.
Qui l’estratto delle disposizioni pubblicate da Opr Lombardia.
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