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ANALISI DI DETTAGLIO DELLE RISERVE IDRICHE IN AMBITO AGRICOLO, SITUAZIONE AL 3 MAGGIO 2024

Scritto da

Ing. Lasagna Alberto

Pubblicato il

03/05/2024

Come già analizzato in apertura della newsletter le continue precipitazioni stanno creando ritardi e squilibri all’intero comparto agricolo pavese.

L’accumulo nevoso, a seguito di ripetute precipitazioni e temperature particolarmente basse, si presenta, a partità di data, il secondo più consistente degli ultimi 17 anni.

I laghi e gli invasi presentano un fattore di riempimento prossimo al massimo e ciò nonostante dal Lago Maggiore si ha un imponente deflusso da oltre un mese masi sceso sotto i 400 m3/s.

La falda è in una fase di stabilità che si mantiene da circa un mese, dopo le copiose precipitazioni di febbraio e marzo, a circa 50 cm al di sopra dei valori medi dell’ultimo triennio.

Particolarmente anomala è la piovosità: da inizio anno nella stazione di misura di Sartirana Lomellina sono stati ben 41 i giorni con precipitazioni, un giorno ogni tre è piovuto.

In 4 mesi, in 41 giorni di pioggia, sono caduti 478 mm di acqua. Solo in un caso le precipitazioni hanno superato i 50 mm/giorno.

Si tratta di una serie di episodi con pochi precedenti in letteratura e le continue repliche di questi giorni stanno compromettendo la regolarità delle attività agricole come citato in apertura di newsletter.

Purtroppo questa situazione rischia di innescare una contemporaneità nelle fasi vegetative di riso e mais che, al presentarsi della massima idroesigenza, rischiano di sovrapporre i bisogni con inevitabili criticità.

Riserve Nevose:

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche evidenzia il come gli accumuli siano aumentati negli ultimi 14 giorni in seguito a piccole precipitazioni che si sono aggiunte a neve conservata dalle basse temperature.

Lago Maggiore:

Il lago Maggiore sta proseguendo in una fase di costanza di livello nonostante un deflusso che, da oltre 30 giorni, è nell’intorno dei 500 m3/s confermando l’anomalia già rilevata.

Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net. 

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 3 maggio.

Andamento Falda:

La falda freatica è in una fase di fondamentale stabilità su livelli nettamente superiori agli ultimi due anni con un maggior accumulo che si mantiene ad oltre 50 cm rispetto alle misurazioni in pari data. 

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

Nota sull’uso delle informazioni:

Si tratta di un modello sperimentale realizzato per affinare la conoscenza del comportamento della falda e si ribadiscono le modalità di lettura dei dati già indicate nelle precedenti analisi.

Si conferma la previsione di un anticipo importante nella riattivazione dei fontanili rispetto agli ultimi due anni.

I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza, in ogni caso emerge come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2023 e al 2022, con un incremento pari alla capacità di una grande diga.

Si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (ottobre - aprile) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina, che evidenzia una piovosità molto superiore alla media.

Scala di allarme riserva irrigua comparto risicolo e possibili interventi emergenziali:

L’accumulo nevoso, al netto dell’innalzamento termico previsto, porta ad un dato di prudenza indicando un fattore 1 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un discreto accumulo: in considerazione dell’accumulo nevoso l’indicatore è a 1 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.

Questo porta ad un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 4 su un massimo di 15, confermando l’indicatore elaborato nella precedente analisi. 

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