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PUBBLICATO IL DECRETO PER L'INCENTIVAZIONE DEGLI IMPIANTI AGRIVOLTAICI INNOVATIVI

Scritto da

Confagricoltura

Pubblicato il

23/02/2024

Si informa che è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il decreto che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale in attuazione della Misura PNRR “Sviluppo agrivoltaico”. 

Obiettivo del provvedimento è la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali possano coesistere la produzione di energia fotovoltaica con l’attività agricola.

Impianto agrivoltaico di natura sperimentale 

Il decreto definisce l’ambito di applicazione degli aiuti identificando come “impianto agrivoltaico di natura sperimentale” l’impianto agrivoltaico che, in conformità alle disposizioni per gli impianti realizzati su terreni agricoli, adotta congiuntamente: 

  1. soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra, anche prevedendo la rotazione dei moduli stessi, comunque in modo da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale, anche eventualmente consentendo l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione;
  2. sistemi di monitoraggio dell’attività agricola (al di sotto dei moduli) che consentano di verificare l’impatto dell’installazione fotovoltaica sulle colture (sulla base di linee guida adottate dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria-CREA in collaborazione con il GSE), il risparmio idrico, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture, la continuità delle attività delle aziende agricole interessate, come pure il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici. 

L’impianto agrivoltaico innovativo di natura sperimentale, inoltre, deve possedere i seguenti requisiti: 

  • almeno il 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico è destinato all’attività agricola;
  • i moduli hanno un’altezza minima da terra pari a 1,3 m in caso di attività zootecnica e pari a 2,1 m in caso di coltivazioni (valori ripresi dalle Linee guida per gli impianti agrivoltaici del MITE del giugno 2022). 

Incentivo in conto capitale (risorse PNRR)

Per promuovere la realizzazione di questi sistemi ibridi agricoltura-energia, la misura prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, nella misura massima del 40% dei costi ammissibili relativi a spese che vanno dalla realizzazione dell’impianto agrovoltaico (moduli, inverter, strutture montaggio moduli, ecc.), ai sistemi di accumulo, alle attrezzature per il sistema di monitoraggio, ecc. attraverso le risorse finanziarie del PNRR pari a 1.098.992.050,96 euro.

Incentivo sull’energia netta immessa in rete (tariffa premio/tariffa onnicomprenisva) 

L’incentivo in conto investimento è abbinato ad una tariffa incentivante applicata sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete, riconosciuta per un periodo di 20 anni. 

Il valore della tariffa incentivante è determinato dal GSE come differenza tra la tariffa spettante (determinata a partire dalla tariffa di riferimento) e il prezzo dell’energia elettrica zonale orario e: 

  1. dove tale differenza sia positiva, il GSE eroga gli incentivi applicando una tariffa premio, pari alla predetta differenza, sulla produzione netta immessa in rete;
  2. nel caso in cui tale differenza risulti negativa, conguaglia o provvede a richiedere al soggetto titolare gli importi corrispondenti. 

L’energia prodotta resta nella disponibilità del produttore, che provvede autonomamente alla valorizzazione sul mercato (vendita energia).

La tariffa incentivante prevista dal decreto è detta “meccanismo a due vie” essendo l’incentivo modulato in relazione all’andamento del mercato elettrico e si pone l’obiettivo di stabilizzare i ricavi al variare del prezzo dell’energia elettrica.

Nel caso degli impianti di potenza non superiore a 200 kW, in alternativa alla tariffa incentivante, è possibile richiedere una tariffa omnicomprensiva sulla produzione netta immessa in rete ed in questo caso il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica.

Si sottolinea che gli incentivi sopra richiamati sono alternativi al ritiro dedicato (art. 13, comma 3, D.Lgs. 387/2003) ed al meccanismo di scambio sul posto.

Procedure di accesso agli incentivi(Imprenditori agricoli/ATI)

L’accesso al meccanismo è garantito attraverso l’iscrizione di appositi registri o con la partecipazione a procedure competitive in funzione della titolarità e della taglia dei progetti, che si svolgeranno nel corso del 2024. 

Le procedure di registro, per un contingente complessivo di 300 MW sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 MW realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni (ad esclusione dei soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00), mentre le procedure competitive, per un contingente complessivo di 740 MW, sono riservate ad impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, o associazioni temporanee di impresa che includono almeno un imprenditore agricolo.

L’accesso alle procedure di assegnazione degli incentivi (che probabilmente saranno due, tra la primavera e l’autunno) è consentito agli impianti in possesso di specifici ulteriori requisiti (art. 5 DM) tra i quali si segnalano: 

  • possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto;
  • possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva.

Ciascuna procedura prevede un periodo di apertura dei bandi di sessanta giorni, nel quale i proponenti possono presentare domanda di accesso agli incentivi.

Le graduatorie sono pubblicate entro i novanta giorni successivi alla chiusura di ogni singola procedura.

Nel caso in cui le istanze di partecipazione, complessivamente considerate, comportino il superamento del contingente di potenza messo a disposizione per la singola procedura, il GSE applica, a parità di riduzione offerta (nei casi in cui si applica) i seguenti ulteriori criteri in ordine di priorità:

  • maggiore percentuale di energia elettrica autoconsumata per alimentare le utenze dell’impresa agricola rispetto alla produzione netta dell’impianto, definita sulla base dei dati di progetto;
  • anteriorità della data ultima di completamento della domanda di partecipazione alla procedura.

Tempistiche misura PNRR 

Si segnala che la misura prevede l’assegnazione delle risorse ai beneficiari entro il 31.12.2024. Gli impianti ammessi agli aiuti dovranno entrare in esercizio entro i diciotto mesi a decorrere dalla data di comunicazione dell’esito della procedura e comunque non oltre il 30 giugno 2026 (data di chiusura della misura).

Prossimi passi

Dovranno essere approvate dal Ministero, su proposta del GSE, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi nonché i requisiti dimensionali e costruttivi degli impianti, le caratteristiche e le modalità di monitoraggio (continuità agricola, ecc.). 

Il GSE, che gestirà la misura per conto del ministero, emanerà un primo avviso pubblico per la presentazione delle istanze entro trenta giorni dall’approvazione delle regole.

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